"C'erano quelli che leggevano e poi c’erano gli altri.
Ci si accorgeva subito se uno era un lettore oppure no.
Tra gli esseri umani non c’è differenza più grande."
Per Isabel, la casa è sempre stata un porto sicuro. È lì che ha trascorso l’infanzia, protetta dai bombardamenti, ed è lì che ha costruito la sua routine fatta di ordine, silenzio e controllo. Ma tutto cambia quando, una mattina, trova la scheggia di un piatto di porcellana, una piccola frattura che annuncia un terremoto emotivo. Poco dopo, l’arrivo in casa di Eva, la fidanzata del fratello, rompe definitivamente l’equilibrio. Con i capelli ossigenati, il rossetto rosso e un’energia travolgente, Eva porta vita e rumore in una casa abituata al silenzio. Passi di danza, risate, domande insistenti: nulla è più fermo come prima. Mentre la primavera tarda ad arrivare, Isabel avverte una trasformazione dentro di sé: il nodo nel petto si scioglie, ma cresce un’attrazione inspiegabile verso Eva, insieme al sospetto che la sua curiosità nasconda qualcosa di più. Dietro quelle pareti, infatti, non si cela solo il passato di Isabel, ma un segreto oscuro, fatto di grida mai dimenticate. Con “Estranea” il lettore viene trascinato in un viaggio psicologico e storico, dove i confini tra protezione e prigionia si fanno sottili. Un romanzo che esplora il peso dell’eredità familiare, le ombre della guerra e il coraggio necessario per affrontare il passato e accogliere il cambiamento.