"C'erano quelli che leggevano e poi c’erano gli altri.
Ci si accorgeva subito se uno era un lettore oppure no.
Tra gli esseri umani non c’è differenza più grande."
Il papato di Jorge Mario Bergoglio, noto come Papa Francesco, si caratterizza per una forte impronta politica, Ma da dove nasce questa visione? Come ha costruito il Papa le sue idee e quali azioni ha intrapreso in oltre dieci anni di guida della Chiesa cattolica? Cresciuto in un contesto in cui religione e politica si intrecciano, Francesco ha sempre distinto tra "politica alta" e "politica di partito”. Tuttavia, l'alta politica non può prescindere da quella più quotidiana. L’autore, con un approccio critico, ripercorre così la carriera di Bergoglio, dai suoi inizi a Buenos Aires fino agli eventi più recenti in Vaticano, analizzando le sue posizioni, convinzioni e contraddizioni. Ne emerge il ritratto di un erede moderno della tradizione cristiana, in particolare quella ispanica, che si confronta con nemici storici come l’illuminismo, il liberalismo e la globalizzazione. Bergoglio si presenta come il difensore della fede popolare contro l'intellettualismo delle élite e la sua attenzione si rivolge in particolare alle periferie, sia fisiche che spirituali. In quanto gesuita, adotta uno stile comunicativo spesso enigmatico, ma con idee ben definite. La sua governance, caratterizzata da una mano ferma e da una sorprendente umiltà, cerca di attrarre e trasformare. L’opera “Bergoglio” offre una chiave di lettura per comprendere le dinamiche politiche e spirituali che caratterizzano il suo operato e il suo legame con la tradizione cristiana